Il dolore cronico nella vita quotidiana
La malattia, per la medicina, è radicata nel corpo. La malattia, per il malato, è radicata nella vita. (Byron J. Good)
Cronicità
Se soffri di una malattia cronica saprai certamente che ogni giorno è un terno al lotto. Potresti stare bene, così così oppure potrebbe essere una giornata difficilissima. Uno degli aspetti più complicati del convivere con una patologia cronica è il susseguirsi di giornate difficili, dolorose e non vedere una via d’uscita. Non vederla non significa che non ci sia possibilità di miglioramento, ma probabilmente non c’è la possibilità di guarigione.
Questo è il concetto insito nella parola cronicità: irreversibilità di uno stato morboso che dà luogo a un lento decorso senza possibilità di risoluzione.
Accettare la malattia cronica
Avere una malattia cronica significa convivere con dolore, stanchezza e una serie di altri sintomi piuttosto variabili. Stare spesso male, investire tempo, soldi ed energie nelle visite e nei controlli e trascurare altri ambiti di vita per mancanza di risorse ed energie.
Un passo importante verso un miglior rapporto con se stessi è accettare la malattia e le sue limitazioni. Alcune persone temono che accettare di avere una malattia significhi smettere di fare qualcosa per stare meglio.
In realtà, accettare la malattia cronica significa comprendere i bisogni del corpo e della mente (sempre strettamente connessi) e decidere di ascoltare i segnali che questi ci inviano.
Accettare la malattia significare fare tutto ciò che è necessario per stare meglio e avere la capacità di fermarsi quando non è possibile fare altro.
Combattere vs abbracciare la malattia
Alcune persone si considerano “guerriere” di fronte alla malattia, come se dovessero lottare contro il loro corpo per avere la meglio. A volte, invece, è necessario abbracciare questa parte sofferente e fare il possibile per prendercene cura.
La fragilità è un tema delicato per molte persone, ancor di più in una società che sprona a essere perfetti, inseguire un obiettivo dopo l’altro e competere per essere i migliori. Non c’è spazio per debolezza, dolore e vulnerabilità. E questo aggiunge un ulteriore carico di sofferenza per la persona affetta da una patologia cronica.
Ma la vita è fatta anche di sofferenza, che ci permette poi di apprezzare le cose che vanno bene, quelle che nonostante tutto funzionano e che spesso dimentichiamo.
Guardare la malattia con occhi nuovi
Oltre a guardare ciò che la malattia ti ha tolto (una parte reale che esiste e non va negata!) prova anche ad osservare quello che aggiunge alla tua vita.
Chi sono le persone che ti sostengono? Chi si accorge della tua sofferenza senza che tu debba comunicarla? Chi risponde quando chiedi aiuto? E ancora, cosa funziona bene del tuo corpo? Quali sono i tuoi punti di forza? Cosa hai imparato convivendo con un dolore cronico? In che misura soffrire ti rende una persona migliore?
Tutte queste domande possono farti osservare la malattia da un punto di vista diverso. Non significa negare le difficoltà legate allo stare male, ma considerare anche quali apprendimenti possono essere tratti da tutta questa sofferenza.
Soffrire può rendere più sensibili e accorti nei confronti degli altri, empatici e comprensivi. Sentirsi fragili ci ricorda che non possiamo funzionare sempre al 100% e ci aiuta ad accettare i nostri limiti (tutti li hanno, anche chi non soffre di malattie croniche!).
Limitazioni e adattamento
Ovviamente convivere con il dolore cronico porta molte limitazioni, richiede una revisione della quotidianità, una riorganizzazione delle attività. Insomma, la vita va riadattata alla malattia. Ma questo non significa vivere una vita priva di valore.
Ciò che rende gli esseri umani intelligenti è proprio la capacità di adattarsi ai cambiamenti ed essere flessibili.
Le malattie croniche richiedono uno sforzo particolare di flessibilità: cambiare i programmi, ridurre le attività, riorganizzare lo stile alimentare, gestire le risorse in base alla loro disponibilità. Imparare ad essere flessibili, a risolvere problemi e difficoltà e a rialzarsi dopo essere caduti, migliora la resistenza e la resilienza di fronte ad eventi avversi. Eventi che fanno sempre parte della vita.
La salute è un dono prezioso, non è solo assenza di malattia ma è anche un percorso da costruire.
Riempi la tua cassetta degli attrezzi con strumenti da utilizzare per affrontare la cronicità.
Bibliografia
Definizione Cronicità da Oxford Languages
http://www.salute.gov.it/portale/rapportiInternazionali/menuContenutoRapportiInternazionali.jsp?lingua=italiano&area=rapporti&menu=mondiale
Talia Urso Psicologa Psicoterapeuta